Francesco La Rosa Accademie Internationale De Lutece Sicilia Pittura Tradizioni il Barocco di Noto
PRESIDENTE DELL’ ACADEMIE INTERNZAIONALE DE LUTECE

Francesco La Rosa, nato a Noto (SR), diplomato all’Accademia di Belle Arti, svolge attività artistica come pittore e incisore (puntasecca, acquaforte, acquatinta, xilografia....), attività letteraria come poeta e scrittore in lingua e dialetto siciliano e si dedica con successo anche alla storiografia artistica. Autore di testi, come: Retaggi e riflessioni, Gabrieli Editore; Riflessioni illustrate, Gabrieli Editore e “ Il Barocco di Noto ”dalle origini al degrado, Brancato Editore,  con il quale l’autore è diventato antesignano per la ricostruzione della Cattedrale  ed altri celebri edifici, che hanno bisogno estremo di essere salvati dalla distruzione del tempo.
La Rosa ha raccolto ovunque premi e consensi. A testimonianza della inesauribile ricchezza delle sue rappresentazioni e della vastità dei suoi interessi nell’ambito della cultura artistica nazionale ed internazionale, l’Istituto Nazionale per i Beni Artistici e Culturali gli ha conferito il Primo Premio Nazionale “ Artisti Famosi nel mondo ” Per l’impegno culturale con cui ha sempre operato l’Ente Europeo Manifestazioni d’Arte  gli ha assegnato il primo premio europeo “ I  grandi capolavori dei maestri contemporanei ” E’da ricordare inoltre il “ Premio Lutece ”, conferitogli  dall’omonima Academie Internationale de Lutece. Lettres - Arts - Sciences - Philanthropie - Paris  che fra l’altro lo ha nominato Presidente Regionale per la Sicilia dell’importante istituzione culturale. In tale sede ha promosso scambi culturali, non soltanto a livello regionale, ma addirittura in campo europeo e mondiale contando, per questo, sulle numerosissime sezioni sparse per 68 nazioni situate nei cinque continenti. .
E’ stato nominato membro h.c. a vita del Centro Divulgazione Arte e Poesia, membro Giuria Letteraria dell’Associazione Siciliana Lettere ed Arti di Palermo, solo per citare una parte degli innumerevoli riconoscimenti tributatigli dalla cultura internazionale.
Le sue mostre sono visitate  da scolaresche  provenienti da tutta la Sicilia, accompagnate dai docenti, che hanno l’obiettivo di sensibilizzarle alla conoscenza ed alla comprensione del proprio vissuto storico e della propria identità culturale.
Autore di significativi  murales, ha  realizzando diversi lavori nei Comuni di Calvi dell’Umbria, Reggio Calabria, Ardore Marina, Pedara.
Seguito sempre con interesse dalla stampa e dai periodici a più larga diffusione, studiato ed elogiato dalla critica più esperta, esposto nelle principali città italiane e all’estero – Parigi, Bordeaux, Svendborg,( Danimarca ), Toronto, Caracas, Costa Rica, Buenos Aires..

APPASSIONATA TESTIMONIANZA D’AMORE VERSO LA PROPRIA TERRA E VERSO L’ANTICA CIVILTA' MEDITERRANEA

Francesco La Rosa da sessantanni rivendica le ragioni della gente legata da rapporti secolari alla terra mettendo drammaticamente in risalto i temi della vita popolare e i problemi storici ed  esistenziali, che coinvolgono il presente ed il futuro del popolo siciliano e meridionale.
La vicenda artistica dell’artista scaturisce o dall’ emozione di fronte alla situazione esistenziale oppure dalla rievocazione memoriale di un momento di vita, che a distanza di anni il pittore vuole fermare sulla tela, prima che sia perduto per la memoria collettiva, in quanto momento di una  civiltà in via d’estinzione. L’arte del La Rosa perciò inclina ora verso l’Espressionismo per la sua forte carica di partecipazione emotiva e di protesta ora verso il lirismo memoriale e sognante di un Chagall.
Lo studio iniziale si rivolge alla Natura, nell’ eterno e immutabile ciclo delle quattro stagioni con i “Quattro momenti della Natura”, collegati agli avvenimenti esistenziali dell’agricoltura.  Attraverso  bozzetti e disegni di personaggi al lavoro, in luoghi all’aperto, caratterizza quella realtà ambientale e umana di una condizione di vita che è propria nelle ansie e  fatiche, nelle gioie e amarezze della gente semplice.
Il bozzetti,successivamente selezionati diventano oli o incisioni su zinco e su rame,  
( puntasecca, acquaforte..), o xilografie.